Una città che mi sta particolarmente a cuore, perché lì vissero gli zii Maria e Nino:
Lei un'ottima sarta, direi per quei tempi "una stilista";
Lui uno dei tanti IMI (Internati Militari Italiani) dimenticati dalla storia. Sarebbe dovuto morire nel 1945, prigioniero in Germania, invece dal campo di concentramento nazista scappò, dopo aver ucciso una guardia SS insieme a un gruppo di comilitoni italiani. Tornato nella sua amata Ferrara con appena 40 chili (barba lunga compresa) e ripreso il lavoro di ferroviere, visse fino a 94 anni.
Zia Maria lo superò fino a 96. A lei devo la passione per la moda (ricordo che il primo ago in mano me lo mise lei per insegnarmi il rammendo e a fare un'asola). A zio Nino invece devo la passione per la Storia: la sua roccambolesca fuga dalla Germania e il suo rientro a piedi in Italia, mi fu raccontato sin in tenera età, con un linguaggio appropriato a una bambina di 5 anni, questo a ribadire quanto sia importante il "racconto" per rinsaldare la memoria storica.