Sarà che "PRESENTE" per me è un termine familiare, sentendolo ogni giorno almeno una ventina di volte, erroneamente davo per scontato che i giovani ne conoscessero il significato.
Sempre più di recente, invece, mi capita che qualche alunno/a tenti di rispondere all'appello mattutino con il "Sì!" o con "Ci sono" e ovviamente è da me subito redarguito. Abolita la cattedra - come la si intendeva una volta in favore di ambienti di apprendimento più innovativi e collaborativi, abolita l'inutile alzata in piedi, abolita la preghiera, il PRESENTE! è ancora l'invalicabile confine tra la scuola pubblica e la scuola privata. PER QUESTO SONO INTRANSIGENTE.
Forse la transitoria crisi della scuola di Stato, con i diffusi fenomeni di vandalismo, bullismo e violenza nei confronti del personale scolastico, nasce proprio dalla mancanza di senso di appartenenza. Con il PRESENTE! dovrebbe essere chiaro agli alunni che quello non è un luogo qualsiasi, ma è lo STATO che offre ai suoi giovani cittadini un importante servizio: l'istruzione.
Cosa lega le foto del sacrario militare di Redipuglia (Gorizia) scattate da mia madre
alle foto in divisa che ho trovato nell'album di famiglia?
Non c'è membro della mia famiglia che non abbia reso omaggio almeno una volta nella sua vita, ai tanti "PRESENTI" che hanno perso la vita per portare pace, sicurezza e ordine nel paese. Questo senso della memoria oramai si è perduto e molti studenti oggi addirittura ignorano che a Redipuglia riposi gran parte dei caduti italiani della Prima Guerra Mondiale.
Nell'osservare le foto, fate attenzione ai dettagli: gli oggetti, le bandiere, le scritte, c'è sempre qualcosa che riporta al PRESENTE!
Sacrario Militare di Redipuglia (Gorizia): Caduti della Prima Guerra Mondiale
ESERCITO, GRANDE GUERRA
CARABINIERI, ANNI FASCISMO GUARDIA DI FINANZA, NELL'IMMEDIATO 2° DOPO GUERRA
Marina, Morosini fine anni '50, primi anni '60.