Durante un mio recentissimo viaggio mi sono imbattuta nella ben allestita mostra della Guarda di Finanza al Terminal 3 dell'Aeroporto internazionale di Fiumicino e al mio rientro a Cagliari sono stata invitata alla presentazione del libro sulla storia della Guardia di Finanza dal 1820, anno della sua fondazione. Lì ho ritrovato un ambiente familiare: amici di infanzia ora nelle Fiamme Gialle, vecchi colleghi di mio padre in pensione e altri che non ho riconosciuto ma sono stati loro a riconoscere me.
Se quando ero ragazza fosse stata data la possibilità alle donne di vestire questa divisa, non avrei avuto dubbi su quale carriera seguire. Ricordo la grande emozione che provai nel 2000 quando a Bergamo (sede di un'importante scuola GdF) vidi le prime donne con la divisa da Ufficiale della Guardia di Finanza: un altro piccolo passo verso la parità.
Ora mi accontento di iscrivermi all'ANFI come figlia di ex finanziere e di mostrare alcune delle divise (invernali ed estive) che mio padre ha indossato in quasi 40 anni (riprendendo il sottotitolo del libro) di "abnegazione e di incondizionato servizio a tutela dello Stato".